
In questo articolo vi parlerò di una tendenza degli ultimi anni, alcuni valenti sviluppatori di giochi di ruolo hanno infatti deciso di creare dei nuovi giochi privi del master, vale a dire l’arbitro di gioco, lasciando totale libertà ed auto controllo ai giocatori stessi. Questa tendenza ha alzato alcune polemiche tra alcuni appassionati, ma è stata anche accolta molto bene dalla stragrande maggioranza dei giocatori di ruolo, questo perché il gioco di ruolo può e deve innovarsi per sopravvivere.
Ce n’é per tutti i gusti
Come già descritto in altri articoli, i giochi di ruolo posseggono tante anime diverse tra di loro, molti giocatori con gusti diversi si approcciano a diversi mondi ed ambientazioni a loro più congeniali per giocare e, nel caso dei giochi senza master (da qui in poi Masterless), ritroviamo la stessa varietà.
Esistono giochi di ogni genere e, fortunatamente, anche se spesso di produzione straniera, molti manuali sono stati tradotti in italiano.
- “Lovercraftesque” di Joshua Fox e becky Annison è un gioco masterless basato sul mondo dei miti di chtulhu.
- “La società dei Sognatori” di Matthijs Holter invece è un gioco di maggiore impronta fantasy.
- “Sporchi segreti – Un gioco di storie noir” di Seth Ben-Ezra si basa sul genere thriller/ Investigativo.
- “Orgoglio e Pregiudizio” di Roberto Grassi è un gioco di ruolo di produzione italiana davvero pregevole.
- “Fiasco” di Jason Morningstar è un sensazionale gioco di ruolo masterless davvero fuori dall’ordinario.
- “RavenDeath” di Nuts, rimane un gioco difficilmente descrivibile in poche righe, ma vi consiglio vivamente di provarlo.
- Un altra piccola perla del panorama italiano dei giochi di ruolo polizieschi è “Piombo- Criminali e sbirri per le strade di Roma” di Daniele Lostia.
- “Contenders” di Joe Price per chi ama le sfide “sportive”.
- “Il Gusto del delitto” di Graham Walmsley che ricalca le atmosfere dei romanzi gialli di Agatha Christie.
- “Montsegur 1244” di Frederik J.Jensen ambientato nell’ultima roccaforte degli eretici catari.
- “Hell 4 Z” di Joe J. Prince con le sue atmosfere da apocalisse zombie.
Come potete vedere il panorama dei giochi Masterless è ampio e molto variegato, per motivi di spazio non ho potuto inserire proprio ogni titolo presente ma farò degli articoli specifici dedicati ad ogni singolo gioco.
Riflessioni sui Giochi di Ruolo senza Master
Fino ad ora ho semplicemente spiegato di cosa si sta parlando quando si discute di giochi Masterless ed ho fatto una carrellata di alcuni validi prodotti da provare, senza dare un mio parere, in questo paragrafo andrò ad esporre la mia opinione in merito.
Partiamo da ciò che mi piace dei giochi di ruolo senza master.
Posso giocare con i miei amici, si dà più spazio all’interpretazione e all’immedesimazione nel gioco, i giochi sono poco macchinosi e pieni di regole e decine di manuali, le decisioni si prendono in gruppo.
Ciò che invece non mi piace.
L’autolimitazione che bisogna vivere rimanendo legati al gioco in se senza ulteriori arricchimenti che solo un master può aggiungere ad un gioco, il superamento dello stesso è una ricerca di maggiore libertà, ma tutto questo deriva dal fatto che le persone vivono il rivestire un ruolo da master come una condanna, oppure che lo fanno nel peggiore dei modi.
Fare il master invece dovrebbe essere inteso come un modo di regalare ai propri amici, attimi indimenticabili che li accompagnino per sempre, immaginare e raccontare una storia emozionante ed avvincente al loro fianco, non come arbitri, ma come registi di un capolavoro. Molto spesso si dimentica questo aspetto quando dobbiamo dirigere un gioco di ruolo e perdendo di vista questo obiettivo ricerchiamo maggiore serenità nella semplicità di un gioco masterless, dove a minore impegno e responsabilità, corrisponde una perdita di valore nel gioco che andiamo a giocare.
Se siete interessati ai giochi di ruolo classici vi consiglio di leggere questo articolo in cui parlo dei giochi horror, questo in cui parlo dei fantasy medievali e questo in cui parlo di alcuni titoli di altro genere.